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Corso di Laurea Triennale in Product, Interior, Communication and Eco-social Design
Evoluzione del settore Disegno Industriale/Design

Evoluzione del settore Disegno Industriale/Design

Il Disegno Industriale/Design è una disciplina in continua evoluzione sia dal punto di vista dei suoi contenuti, che da quello dei settori in cui opera, che riveste oggi un ruolo centrale per la competitività del sistema produttivo e sociale.

Il ruolo del Disegno Industriale/Design per la competitività delle imprese - anche non strettamente design oriented - delle pubbliche amministrazioni e dei territori è riconosciuto da tempo anche dall'Unione Europea.

Le aziende che investono nelle loro capacità di progettazione e sviluppano una reputazione per l'innovazione possono evitare di competere solo sul prezzo: le aziende in rapida crescita hanno il doppio delle probabilità di competere sulla base dell'innovazione”. (Design Council, Multi-disciplinary design education in the UK. DTI, Economics Paper n.15,Creactivity. Design and Business Performance, 2005). E ancora: “Un uso più sistematico del design come uno strumento di innovazione user-centered e market-driven in tutti i settori dell'economia, complementare alla R&S, migliorerebbe la competitività europea. L’analisi del contributo fornito dal design mostra che le aziende che investono strategicamente nel design tendono a crescere più rapidamente e ad essere più redditizie” (European Commission, Implementing an Action Plan for Design-Driven Innovation, EU Commission Staff Working document, Brussels 2013).

 

Il Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020 colloca il Design tra le Aree ad alto potenziale “nelle quali l’Italia possiede asset o competenze distintive, che devono essere sostenute con l’obiettivo di aumentarne la ricaduta industriale”.

Per quanto riguarda i dati economici, il Rapporto Symbola 2017Design Economy” indica che il fatturato delle imprese del design è in Italia di 4,4 miliardi di euro (ovvero poco meno dello 0,3% del Pil nazionale21) ed è secondo tra le grandi economie europee.

 

La disciplina del Disegno Industriale/Design, così come la professione del designer, sono inoltre strettamente legate alle trasformazioni tecnologiche e sociali, e alle richieste di innovazione provenienti dal sistema produttivo, dalle trasformazioni sociali e di mercato, alle quali il Design è chiamato a dare risposte in stretta connessione con le altre competenze disciplinari e professionali.

Il Disegno Industriale/Design è dunque una disciplina in continua evoluzione sia dal punto di vista dei suoi contenuti, che da quello dei settori in cui opera.

Gli aspetti di evoluzione riguardano in particolare:

  • lo stretto rapporto con le altre competenze disciplinari e professionali e in generale con le altre figure del processo dell'innovazione nel quale il design svolge il ruolo di connessione e di sintesi;
  • lo sviluppo del settore della comunicazione (tradizionale e innovativa) e in particolare del design della comunicazione che agisce in stretta connessione con le discipline dell’informatica e delle scienze sociali;
  • lo sviluppo del design dei servizi e in generale del progetto di beni immateriali;
  • la richiesta di figure in grado di operare su tutto il ciclo dell'innovazione dalla fase ideativa fino a quella di vendita e di assistenza post-vendita;
  • lo sviluppo e crescente connessione delle aree del Design per la sostenibilità, dello Human-Centred Design/User Experience, del Design Thinking, citate anche a livello europeo come approcci teorico/metodologici essenziali alle strategie di innovazione.

 

L’evoluzione della domanda di formazione e dell’offerta in Disegno Industriale/Design

La domanda di formazione nel settore del Disegno Industriale/Design proveniente dal sistema produttivo e sociale ha seguito le profonde trasformazioni tecnologiche e sociali di questi ultimi anni.

Per quanto riguarda la filiera formativa in Disegno Industriale/Design/Moda dell’Università di Firenze, tale domanda è stata verificata nel tempo attraverso numerose iniziative sviluppate congiuntamente dai tre corsi di Studio attivi presso Design Campus, e in particolare:

  • organizzazione di un evento annuale finalizzato a sensibilizzare le aziende, enti ed amministrazioni sull'importanza del design e verificare il fabbisogno delle imprese attraverso somministrazione di questionario di indagine strutturato;
  • organizzazione di una serie di incontri dal titolo “Design stories” finalizzati a esporre e discutere le esperienze aziendali e professionali di maggior interesse e il dibattito culturale nel quale il design opera;
  • organizzazione di una serie di incontri con professionisti dal titolo “Il mestiere del designer”, finalizzata a mostrare le nuove prospettive della professione;
  • infine, ma centrale per importanza, la consultazione periodica del Comitato di Indirizzo, istituito ai sensi dell'art. 11/4, del D.M. 509/1999, con la presenza di rappresentanti del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.

 

Segnaliamo a questo proposito che la Scuola di Architettura ha scelto di attivare due Comitati di indirizzo al fine di rappresentare al meglio le specificità delle due aree formative della stessa Scuola: “Architettura e Urbanistica” e “Design e Moda”.

Il Comitato di Indirizzo è un organismo le cui funzioni, in sintesi, riguardano:

  • l'esame del progetto formativo in sede di proposta di istituzione o di revisione di corsi di studio;
  • il supporto agli studenti - in ingresso, in itinere ed eventualmente dopo il conseguimento del titolo - e il monitoraggio dell'offerta formativa.

 

Nell'ampio ventaglio di enti e organismi potenzialmente designabili, al fine di individuare i soggetti pubblici e privati, la Scuola di Architettura ha ritenuto opportuno assumere quale criterio per la scelta la sussistenza di intese e collaborazioni già avviate a vario titolo tra la Facoltà, oggi Scuola, e i soggetti esterni, senza precludere peraltro in futuro, nei limiti consentiti dalle norme vigenti, l'ingresso nel Comitato di ulteriori organismi.

I Comitati di indirizzo sono composti dalle principali parti interessate:

  • Amministrazioni territoriali di riferimento: Regione Toscana e Comuni;
  • Associazioni di categoria - CNA; Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Firenze;
  • Strutture di servizio alle imprese: Centro Sperimentale del Mobile e dell'arredamento;
  • Distretti che operano per il trasferimento tecnologico - Distretto degli Interni e Design della Regione Toscana - dID;
  • Strutture di ricerca che operano nell'analisi e valutazione del sistema produttivo di riferimento (anche domanda di formazione) - Irpet Toscana;
  • Associazioni non ordinistiche di settore - ADI, Associazione per il Disegno Industriale, Del. Toscana.

 

 
ultimo aggiornamento: 25-Ago-2019
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